Autori:

Matteo Lancini : Psicologo e psicoterapeuta. Presidente della Fondazione «Minotauro» di Milano. Docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano.
È autore di numerose pubblicazioni.

Loredana Cirillo: Psicologa e psicoterapeuta, socia dell’Istituto Minotauro.
Docente del Master in Psicologia dei nuovi media «Prevenzione e trattamento delle dipendenze da Internet in adolescenza» e della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia del Minotauro.

Descrizione:

Figli di Internet, guida illustrata di auto aiuto, completa e di facile utilizzo, risponde ai dubbi di genitori di preadolescenti e adolescenti sul rapporto dei propri figli con internet e con i social. Descrive come la rete, i social e i videogiochi facciano parte della quotidianità dei ragazzi, e indica ai genitori la strada per aiutarli a comprendere come intervenire per cercare di stabilire regole, proteggerli dai pericoli della rete e educarli a utilizzare al meglio questi mezzi.

L’incompleto processo di maturazione cerebrale dell’adolescente non giustifica interventi esclusivamente basati sull’imposizione di limiti e sul controllo delle azioni. Solo la comprensione empatica e la responsabilizzazione possono promuovere nei ragazzi decisioni e comportamenti ragionevoli, rispettosi di sé, dell’altro e del senso civico.

Indice:

Introduzione
Nascere e crescere onlife
Compiti evolutivi e precocizzazione
Controllare non basta
I videogiochi: un nemico da combattere?
I social network
Storie di relazioni virtuali
Corpo, selfie e sexting
Cyberbullismo e bullismo
Tentazioni estreme in Internet
Ritiro scolastico e sociale
Conclusioni

 

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Autore:

Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, è presidente della fondazione Minotauro di Milano e insegna presso il dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Descrizione:

I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti

Nel volume si delineano le caratteristiche dei nuovi adolescenti: narcisisti schivi e rinchiusi in se stessi, spiriti fragili e spavaldi, apatici e indisciplinati, ragazzi iperconnessi eppure soli. Sono molti i paradossi che sembrano contraddistinguere questa nuova generazione di adolescenti, di fronte ai quali gli adulti si trovano spesso impreparati. Capita così che genitori e insegnanti nascondano le proprie carenze di educatori dietro inutili gesti autoritari o inveiscano contro il potere ormai fuori controllo di tecnologie mobili ed ecosistemi digitali, di cui, nella maggior parte dei casi, sono loro stessi assidui frequentatori.

Gli adolescenti degli anni zero, usciti da un’infanzia ovattata e ricca di privilegi, non utilizzano più il conflitto e la trasgressione per affermare se stessi. Sono, invece, ostaggio di ideali presto disillusi e aspettative smisurate e scontano la mancanza di figure autorevoli capaci di guidarli nel loro percorso evolutivo. Il cyberbullismo, il ritiro sociale, l’autolesionismo, la bulimia e l’anoressia sono solo alcuni dei modi in cui si manifesta una sofferenza nascosta e trascurata.

Matteo Lancini spiega con semplicità come e perché gli adolescenti di oggi sono così diversi da quelli di ieri, confutando miti affettivi e stereotipi infantilizzanti, e invita ad aprirsi all’ascolto per capire cosa serve davvero ai nostri ragazzi.

 

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AUTORE:

Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, è presidente della fondazione Minotauro di Milano e insegna presso il dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

 DESCRIZIONE:

Aiutare un adolescente a definire il proprio futuro ed accompagnarlo nell’età adulto, non è facile. L’adolescenza è un periodo di sconvolgimenti fisici e di profonde rivoluzioni psichiche (a partire dal bisogno di sviluppare la propria identità) che finisce per stravolgere gli equilibri di tutta la famiglia. Una trasformazione che implica la ridefinizione, talvolta traumatica, dei ruoli non solo del/la ragazzo/a, ma anche dei suoi genitori

Gli adolescenti di oggi sono nati e cresciuti in un ambiente molto differente da quello dei loro padri e delle loro madri. Dalla famiglia delle regole si è passati a quella che promuove la creatività e la capacità relazionale dei figli, favorendo talvolta in loro il narcisismo e un’intrinseca fragilità. Ecco allora che i genitori spesso tentano di stabilire un tardivo «governo del no», rieditando modelli educativi che non condividono veramente. Ma non ha senso imporre i famosi «no che aiutano a crescere» proprio in questa delicata fase della vita. I divieti degli adulti vengono infatti vissuti dagli adolescenti come gesti sadici, ispirati dalla volontà di negare lo sviluppo, l’affermazione di sé e la capacità di decidere in autonomia. Il percorso di crescita si carica allora di tensioni nei ragazzi e di senso di delusione e di impotenza nei genitori.

Forte della sua lunga esperienza a contatto con gli adolescenti, Matteo Lancini suggerisce a genitori, insegnanti e educatori come prestare ascolto alle esigenze dei/le ragazzi/e, come favorire la loro autonomia e la loro responsabilità senza mai lasciarli soli davanti ai problemi, come intervenire in modo adeguato nelle situazioni più critiche. Perché se c’è qualcosa di cui gli adolescenti in crisi hanno davvero bisogno sono adulti autorevoli, insieme ai quali definire il loro progetto futuro

LETTO DA:

 Sara: Da avere nella libreriaUna buona bussola per i genitori di ragazzi adolescenti e per gli operatori del campo: Lancini è uno dei massimi esperti del campo ed i suoi punti di vista non sono mai scontati, ma aprono nuovi orizzonti di lettura, validi davvero per diverse professioni

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AUTORE: PAOLO CREPET

Paolo Crepet è psichiatra e sociologo. Oltre all’attività clinica, si dedica alla divulgazione attraverso i suoi libri e i mezzi di comunicazione. È molto conosciuto da un vasto pubblico grazie anche alle tante partecipazioni a trasmissioni televisive in cui viene invitato per le competenze e i pareri professionali.

DESCRIZIONE:

«Prendetevi la luna» non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo.

Nel suo nuovo libro dà voce alla sua necessità di mettere in discussione ciò che nel nostro presente diamo spesso per scontato e ci aiuta a ragionare su come costruire insieme il nostro futuro. “Le persone che incontro o mi scrivono sono sempre più confuse e disorientate”, queste sono le parole di Crepet. La società di oggi sembra aver perso il buon senso: le famiglie non riescono più ad essere autorevoli, la scuola non sa adattarsi al cambiamento, la tecnologia sta dando vita a relazioni mute, quasi assenti. Il futuro appare poco rassicurante, eppure non sono gli eventi che ci stanno cambiando, siamo noi che cambiamo gli eventi. Per questo l’autore crede sia molto importante continuare a parlare del nostro presente, scuotere le coscienze, provocare. È necessario smuovere quei pensieri che consideriamo certezze. “Le parole che vorrei dirvi” diventa una guida per le nuove generazioni con l’obiettivo di creare occasioni di confronto e riflettere sul futuro che vogliamo.

In questo nuovo libro, Paolo Crepet torna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.

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AUTORE:

MARIO DI PIETRO:  Psicologo e psicoterapeuta, si occupa di problematiche emotive e comportamentali dell’età evolutiva e di formazione in ambito clinico e educativo. Si è specializzato presso l’Institute for Rational-Emotive Therapy di New York, acquisendo il titolo di Supervisore.

DESCRIZIONE:

Il manuale presenta attività articolate intorno a tre aree principali:

  1. consapevolezza delle proprie reazioni emotive e ampliamento delle espressioni verbali adatte a descriverle;
  2. consapevolezza delle complesse interazioni tra pensieri, emozioni e comportamenti;
  3. apprendimento di un repertorio di convinzioni razionali da utilizzare per affrontare specifiche difficoltà.

Il volume offre attività e tecniche per guidare il bambino dagli 8 ai 13 anni nella comprensione e nell’accettazione delle proprie emozioni.
Obiettivo del percorso educativo è fornire gli strumenti per preservare le emozioni dai pensieri distruttivi e irrazionali, migliorando così le capacità di pensiero razionale e di autoregolazione emotiva nelle più comuni situazioni scolastiche, familiari ed extrafamiliari. L’educazione affettiva ha quindi carattere essenzialmente preventivo, dove lo scopo generale è quello di mettere il bambino in grado di ridurre, il più possibile, l’insorgere di stati d’animo eccessivamente negativi e di facilitare il potenziamento di emozioni positive. Questa nuova ricca edizione recepisce le novità più recenti e importanti sorte nell’ambito cognitivo-comportamentale. In particolare integra la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) con alcune utili applicazioni derivate dall’Acceptance and Commitment Therapy, e amplia e aggiorna gli esercizi di mindfulness, descrivendo come possono essere utilizzati con bambini e adolescenti.

Consigliato a
Il percorso proposto dal volume è strutturato per venire utilizzato soprattutto da chi lavora con bambini dagli 8 ai 13 anni. Alcune attività andranno leggermente modificate e adattate a seconda dell’età del bambino. Destinato soprattutto a insegnanti ed educatori, il manuale può essere utilizzato anche dai genitori.

In sintesi
L’educazione razionale-emotiva non vuole essere una mera celebrazione delle emozioni, ma vuole soprattutto insegnare come vivere il più possibile emozioni positive, accettando il fatto che possano anche sussistere emozioni dolorose.

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AUTORI

Ezio Aceti, psicologo e psicoterapeuta, è docente e formatore presso molti enti e associazioni

Stefania Cagliani, psicologa, consulente e formatrice, da più di dieci anni si occupa di educazione ai bambini e genitori in qualità di coordinatrice di Centri per l’infanzia.

Descrizione

Un viaggio alla scoperta dell’affettività e della sessualità per le bambine e i bambini dagli 8 agli 11 anni. Un itinerario pensato per raccontare come l’educazione sessuale non sia un fatto intimo, privato e nascosto, ma una possibilità di far esprimere la persona negli affetti, nei legami, nelle relazioni. Educare alla sessualità significa educare alla bellezza: la bellezza di vivere, di amare, di sentirsi amati. Contiene una guida per educatori e genitori, progettata per affrontare il tema dell’educazione affettivo-sessuale tenendo conto delle specifiche esigenze, educative e cognitive, dei bambini. Età di lettura: da 8 anni

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AUTORI

Cristina Núñez Pereira

Rafael R. Valcárcel

Descrizione

Un Emozionario… Che idea fantastica per aiutare i bambini a conoscere se stessi fin nella loro realtà più soggettiva! Questo Emozionario offre l’opportunità di approfondire la consapevolezza di se stessi, a partire dalla più tenera infanzia, perché aiuta a conoscere le emozioni e a parlare dei sentimenti. In questo modo, il bambino potrà incanalarli al meglio e dunque apprezzare la vita in tutto il suo potenziale, senza svantaggiare alcuna delle sue capacità. Scoprire, identificare e differenziare le emozioni come suggerisce questo Emozionario è un sistema per educare i piccoli in modo che provino le loro emozioni senza turbamenti, perché scoprano se stessi e perché possano diventare adulti consapevoli e strutturati per affrontare le sfide della vita. Età di lettura: da 5 anni.

Un libro meraviglioso, un’occasione imperdibile per parlare di emozioni e capirne il significato.

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AUTORI:

DI VICHI DE MARCHI CON DILETTA PISTONO CRISTIANA PULCINELLI

DESCRIZONE

Gli anni della pandemia hanno anticipato l’uso dello smartphone tra i bambini, e oltre il 78% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni lo utilizza tutti i giorni. Questa settimana è stata presentata a Roma la XIV edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia di Save the Children, quest’anno centrato sull’infanzia ai tempi della Quarta Rivoluzione, tra dispositivi mobili e intelligenza artificiale, digital divide e alfabetizzazione digitale, sovraesposizione ed esclusione dalla dimensione online.

“Questo Atlante dell’Infanzia vuole essere una fotografia delle luci e delle ombre che le nostre ragazze e i nostri ragazzi stanno affrontando nel percorso lungo le autostrade digitali”, ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.

L’Atlante – suddiviso in quattro capitoli – ospita grafici, analisi e approfondimenti, ma getta anche uno sguardo sulla letteratura per l’infanzia, attraverso le pagine a cura di Andersen, dove troverete una bibliografia a cura di Martina Russo e un approfondimento a cura di Anselmo Roveda, che scrive:

“Il compito degli adulti è restare attenti e curiosi, possibilmente informati, capaci di accompagnare senza censure e scorciatoie; e, forse soprattutto, di evitare quelle demonizzazioni che la storia recente –­ si pensi al dibattito sul fumetto nel dopoguerra o a quello sui cartoni animati giapponesi negli anni Settanta –­ ci ha dimostrato essere infondate, oltreché inutili. Ogni nuovo linguaggio ha solo bisogno di buoni contenuti.”

“La rete internet non è stata pensata per l’infanzia. Le sue regole, i suoi algoritmi, i suoi business non sono disegnati per accogliere i tanti bambini e adolescenti che oggi la popolano. È sotto gli occhi di tutti l’urgenza di ridisegnare gli ambienti digitali per farli diventare spazi sicuri” sottolinea invece Raffaella Milano, Direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children.

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AUTORI

Michela Corsi :  è professore ordinario di Pedagogia generale e preside della Facoltà di Scienze della Formazione nell’Università degli Studi di Macerata. Psicologo e psicoterapeuta, si occupa prevalentemente di epistemologia pedagogica e di problematiche educative nella famiglia, nella scuola e nei servizi socio-educativi.

Massimiliano Stramaglia: Professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Macerata. Ha conseguito il dottorato di ricerca in “Dinamiche formative ed educazione alla politica” (ciclo XXI) presso l’Università degli Studi di Bari. Coordina, nell’ambito dell’Ateneo maceratese, il Centro di Documentazione, Ricerca e Didattica nel Campo delle Professioni Educative e Formative

DESCRIZIONE:

Alla luce della dimensione epistemologica del divenire, gli Autori ripercorrono i “sentieri interrotti” delle esistenze incarnate e lumeggiano scenari di coesistenza familiare in una modernità, per lo più “aerea”, maggiormente esposta al rischio di annichilimento. La cultura della stanzialità si profila, pertanto, quale specifica proposta pedagogico-educativa per restituire alla vita familiare il senso più autentico del suo stesso “con-stare”: recuperare i tempi del “riposo” e gli spazi della “convivialità”. “Stare insieme” è la cifra essenziale dello stare-in-famiglia.

Una certezza indissolubile è che la “famiglia”, la familiarità, i legami domestici, siano essenzialmente tempo:tempo disponibile, non impiegato, e dilatato esponenzialmente quale tempo-per Sé-con-l’Altro. Tempo continuo e duraturo stanziale pur nella discontinuità e frammentarietà degli eventi per volersi bene e volere bene all’altro. L’essenza più intima del “ristorarsi” è il “riposare”, il “rilassarsi”, il “ritemprarsi” in compagnia (da cum-panis). La cultura della stanzialità è la proposta pedagogico-educativa per una rinnovata cultura della stabilità familiare e della fermezza educativa: si tratta dell’amore per le piccole cose, per il quotidiano, per la normalità, nell’unitarietà, nella coesione e nella co-esistenza dei tempi del riposo e degli spazi della convivialità. Occorre interrogare il divenire, di famiglia in famiglia, per governarne gli esiti. Occorre non solo “costruirsi una casa”, ma “costruirsi casa”, saper accogliere e saper ospitare, all’interno delle proprie “stanze”, le memorie del passato, anche quelle più penose, per abitare la stanza del presente e vedere da ultimo, attraverso i vetri di una finestra luminosa, il futuro che ci viene incontro.                                                                                                                                                   OCCORRE EDUCARE AD AVERE CURA DELLA CASA INTERIORE.                                                                             Dalla  famiglia, infatti, non si ereditano solo “beni materiali” (case), ma, in prima istanza, “beni spirituali” (casa interiore). Occorre educare ad aver cura della “casa” – delle relazioni familiari – per edificare persone in grado di accogliere la casa interiore dell’altro: “non sposiamo mai solo la persona, ma anche la sua provenienza e ciò che porta con Sé”. Non solo ognuno di noi è figlio dei nostri genitori ma ognuno di noi è i nostri genitori. …..

OCCORRE EDUCARE AD AVERE CURA DELLA CASA INTERIORE.

Dalla  famiglia, infatti, non si ereditano solo “beni materiali” (case), ma, in prima istanza, “beni spirituali” (casa interiore). Occorre educare ad aver cura della “casa” – delle relazioni familiari – per edificare persone in grado di accogliere la casa interiore dell’altro: “non sposiamo mai solo la persona, ma anche la sua provenienza e ciò che porta con Sé”. 

Non solo ognuno di noi è figlio dei nostri genitori ma ognuno di noi è i nostri genitori. …..

 LETTO DA…

Benedetta:  Un libro che consiglio vivamente, perché denso di spunti e riflessioni in quanto ha il merito di affrontare molte problematiche inerenti all’educazione familiare contemporanea.

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AUTORE:

Paolo Ernesto Balboni è un linguista italiano, docente universitario e studioso di glottodidattica, autore di saggi per la didattica delle lingue straniere e di manuali di italiano L2. Attualmente è Direttore del Centro di Didattica delle Lingue di Ca’ Foscari, ed è professore onorario di Linguistica Educativa; è autore di decine di volumi sull’insegnamento e l’apprendimento delle lingue.

DESCRIZIONE:

Questo libro vuole essere una guida scientificamente fondata per capire come funzionano il cervello e la mente nell’apprendimento delle lingue, in modo da andare “secondo natura”; cosa vuol dire in realtà “sapere una lingua”, in modo da concentrare l’attenzione su quel che serve davvero; come usare i materiali didattici e quelli autentici, dalle canzoni ai film, per imparare una lingua straniera.

LETTO DA…

Rossella:                                                                                                                                                                                                   Assolutamente interessante e molto scorrevole.
Trovo la struttura del libro molto lineare.
Lisa:                                                                                                                                                                                                            I suoi libri mi hanno illuminata e sono stati una fonte importante per i miei esami universitari nonché supporto per il mio attuale lavoro. Consiglio la lettura !

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X973 - Erickson Eshop

AUTORE:

Mitchel Resnick è tra i maggiori esperti di tecnologie educative, è docente in Learning Research al Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, dove dirige il gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten ed è titolare della cattedra LEGO®. Impegnato nella creazione di strumenti e attività che promuovono l’apprendimento creativo attraverso le nuove tecnologie, ha collaborato assieme al suo team allo sviluppo del kit di robotica LEGO® Mindstorms e ha ideato Scratch, il celebre linguaggio di programmazione utilizzato da bambini e bambine di tutto il mondo per realizzare contenuti multimediali interattivi.

DESCRIZIONE: 

Un libro che può aiutare tutti noi a sviluppare il pensiero creativo esattamente come fa un bambino.

Vivere da persone che pensano creativamente può portare non soltanto gratificazioni economiche ma anche gioia, appagamento, scopo e significato. I bambini non meritano nulla di meno.

Nella scuola d’infanzia di oggi i bambini passano molto più tempo con esercizi didattici e schede fonetiche che a costruire cose o dipingere con le mani: l’asilo somiglia sempre di più ai gradi scolastici successivi.
Con questo libro, frutto della sua esperienza trentennale al Media Lab del MITMitchel Resnick ci dice che dovrebbe essere esattamente il contrario: è il resto della scuola (e il resto della vita) che deve diventare più simile alla scuola dell’infanzia.
Nella società in cui viviamo la creatività è tra le abilità più richieste e più premiate, e il modo migliore per impararla, e soprattutto mantenerla, è continuare a immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere… proprio come fa un bambino all’asilo.

LETTO DA…

Recensione di Jenny Lazzeri:

Il libro di Mitchel Resnick Come i bambini è un testo ricco e stimolante per tutti coloro che si occupano di educazione nei diversi contesti di vita.

L’autore si interessa al pensiero creativo in relazione alla tecnologia, la quale viene intesa come importante risorsa per il processo di insegnamento-apprendimento se proposta in modi sempre nuovi ed entusiasmanti. Bambini e ragazzi vengono coinvolti attivamente in quella che Resnick chiama spirale di apprendimento nella quale, grazie a curiosità e passione, l’immaginazione dei bambini e le loro idee originali si concretizzano in progetti reali, creativi e condivisibili con i pari attraverso momenti di gioco e di scoperta.

Inoltre, illuminante è il ruolo dell’adulto proposto dall’autore inteso come colui che riesce a creare ambienti di apprendimento integrati alla base dei quali c’è un continuum significativo fra creatività e nuove tecnologie al fine di offrire percorsi educativi di senso co-costruiti da insegnanti e alunni.

Consiglio vivamente la lettura di questo libro perché può essere una scintilla nel nostro agire didattico e grande fonte di ispirazione per l’avvio di proposte educative autentiche e stimolanti in grado di rispondere ai bisogni educativi odierni e supportare positivamente bambini e ragazzi nel loro percorso di crescita in un mondo sempre più incerto e complesso.

 

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AUTORI:

Zbigniew Formella-professore Ordinario di Psicologia dell?educazione e direttore Istit. di Psicologia Università Pont. Salesiana

Alessandro Ricci-psicologo e psicoterapeuta

Descrizione del libro

Il volume presenta una proposta teorico-pratica di intervento formativo centrata sulla promozione e il potenziamento di una educazione efficace nei confronti dei figli. Vengono presi in esame alcuni elementi fondamentali dell’essere famiglia quali gli aspetti educativi centrali nella relazione genitori-figli (educarli a pensare, all’espressione emotiva, alle regole, ai valori…), l’uso di una comunicazione efficace genitori-figli, lo sviluppo delle caratteristiche di una genitorialità in linea con lo sviluppo di figli sereni, e la delicata situazione educativa di genitori con figli disabili. Riferimento fondamentale è il sistema educativo salesiano, che continua a dimostrarsi attuabile ed efficace.

Letto da….Gabriele

Ho conosciuto l’autore in un suo meeting, molto preparato e attento sui temi attuali.. peraltro anche molto simpatico e disponibile. Era necessario comprare il libro!! che in quel meeting è andato sold out e non sono riuscito ad avere una copia dalle mani dell’autore Sig. Alessandro Ricci.
L’aspettativa è molto alta dopo averlo sentito parlare di persona. Questo libro affronta i temi attuali e la difficoltà dei genitori nel capire il metodo d’insegnamento. “Spesso passiamo il nostro tempo a cercare di mettere le nostre informazioni nella mente dei nostri figli più che tirare fuori le loro capacità interne.” parole quasi testuali del Dott. Alessandro Ricci. Libro che si pone come valida guida per imparare a crescere con i nostri figli come genitori. Non siamo perfetti ma perfettibili, è un libro da leggere e rileggere periodicamente, talvolta dimentichiamo qualcosa. Inutile dire che un libro è un elemento abbastanza statico poco in evoluzione e aggiornamento, consiglio vivamente se vi capita di presenziare ad uno dei meeting del Dott. Ricci il messaggio arriva più chiaro ed è un piacere essere spettatore del suo modo particolare di esporre.

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AUTORE

John S. Dacey, Lisa B. Fiore 

Editore Erickson

DESCRIZIONE LIBRO

I disturbi d’ansia non colpiscono solo gli adulti: molto spesso, nella nostra società, anche bambini e adolescenti possono esserne soggetti. Questo volume, basato sul programma COPE, che negli Stati Uniti ha già superato i 15 anni di sperimentazione con ottimi risultati, propone di stimolare, con semplici esercizi fisici e mentali, la capacità del bambino di fronteggiare l’ansia, di ridurla e di acquisire dei metodi per valorizzare i propri progressi. Il programma COPE si struttura in quattro momenti distinti: calmare il sistema nervoso; progettare un piano di attività per il fronteggiamento dell’ansia; persistere nonostante gli ostacoli e gli insuccessi; esaminare, valutare e perfezionare il piano. Per ognuno dei quattro momenti il volume presenta numerose attività, adatte a una vasta fascia d’età ed esposte con linguaggio semplice e comprensibile, che consentono a genitori e insegnanti di ampliare la loro conoscenza dell’ansia infantile e di imparare tecniche e metodi efficaci per una prima valutazione e intervento, senza dover necessariamente ricorrere all’aiuto di un professionista ed evitando così trattamenti psicologici o farmacologici precoci.

Contenuti

– Cos’è l’ansia e come ridurla
– I disturbi d’ansia nell’infanzia e nell’adolescenza
– Programma COPE – prima fase: calmare il sistema nervoso
– Programma COPE – seconda fase: originare un piano fantasioso
– Programma COPE – terza fase: persistere nonostante gli ostacoli e gli insuccessi
– Programma COPE – quarta fase: esaminare, valutare e perfezionare il piano
– Favorire la riduzione dell’ansia nel bambino attraverso lo stile educativo
– Appendice A
Riassunto delle attività e dei loro obiettivi
– Appendice B
Soluzioni ai problemi delle attività

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AUTORE
ALLI BELTRAME è una counselor e una formatrice in comunicazione efficace.
I suoi messaggi sono rivolti principalmente a genitori e insegnanti, aiutandoli nella relazione con figli e studenti e insegnando loro tecniche di comunicazione positiva ed empatica. La filosofia di Alli comprende l’utilizzo di parole che aprono e stimolano la collaborazione reciproca piuttosto che usare frasi che risuonano come ordini e comandi, che naturalmente creano resistenza e opposizione.

DESCRIZIONE LIBRO
Un vademecum che ti insegnerà, passo dopo passo, situazione dopo situazione, a parlare ai tuoi figli con amorevole fermezza.
Quante volte hai sgridato in malo modo i tuoi figli per poi rimpiangere subito dopo di averlo fatto? Quante volte non hai detto la frase giusta al momento giusto per tranquillizzarli? Quante volte non sei stato all’altezza del genitore che pensi di poter essere? Per rispondere a simili domande c’è questo libro, scritto con la sensibilità di una mamma, Alli Beltrame, e l’esperienza di un’insegnante, Laura Mazzarelli. Qui troverai istruzioni su come affrontare in maniera costruttiva i capricci, le ore di TV o smartphone, decaloghi su come farsi ascoltare o gestire la lagna, consigli su come impostare un vero e proprio linguaggio educativo. Insomma, un vademecum che ti insegnerà, passo dopo passo, situazione dopo situazione, a parlare ai tuoi figli con amorevole fermezza: perché non è mai troppo tardi per diventare il genitore che vorresti essere.

LETTO DA…
ILARIA:
Questo libro è stato una grande scoperta. Mi sono rivista in ogni pagina ed ho visto me stessa attraverso nuovi occhi. Lo consiglio tanto ai genitori.


 

AUTORE

Alvaro Bilbao

Álvaro Bilbao è un neuropsicologo  e uno psicoterapeuta, padre di tre figli.  Si è formato in centri prestigiosi come il Johns Hopkins Hospital, il Kennedy Krieger Institute di Baltimora e il Royal Hospital for Neurodisability di Londra.  Ha collaborato con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, insegna in varie università della Spagna. 

 

DESCRIZIONE LIBRO

Educare non è altro che sostenere il bambino nel suo sviluppo cerebrale.

Se tieni in mano questo libro – scrive l’Autore – è perché, come padre, madre o educatore, c’è un bambino nella tua vita e hai quindi l’occasione di entrare in contatto con la parte del cervello che ride, gioca e sogna dentro di te. Educare un bambino è anche una grande responsabilità e, probabilmente, l’atto più trascendentale nella vita di molte persone. L’importanza della paternità e della maternità coinvolge tutti i livelli dell’esistenza umana“.

Il manuale è strutturato in 4 parti e relativi capitoli:

Prima parte. I fondamenti
Seconda parte. Strumenti
Terza parte. Intelligenza emotiva
Quarta parte. Potenziare il cervello razionale

Ho riunito i fondamenti, gli strumenti e le tecniche – evidenzia l’Autore – che possono aiutarti a esercitare una migliore influenza sullo sviluppo intellettivo ed emotivo di tuo figlio. Così, non solo riuscirai ad aiutarlo a sviluppare buone capacità intellettive ed emotive, ma contribuirai a prevenire eventuali difficoltà nello sviluppo, per esempio il deficit di attenzione, la depressione infantile o i problemi comportamentali. Sono convinto che qualche nozione basilare sullo sviluppo cerebrale del bambino possa rappresentare un grande aiuto per genitori che vogliano approfittarne. Confido che le conoscenze, le strategie e le esperienze che troverai in questo libro contribuiranno a rendere il tuo compito di padre o di madre un’esperienza pienamente soddisfacente. Ma, soprattutto, spero che addentrarti nel meraviglioso mondo del cervello infantile possa aiutarti a entrare in contatto con il tuo bambino interiore e a capire meglio i tuoi figli, così da ottenere il meglio gli uni dagli altri“.

Un prezioso manuale, profondo e affascinante, che a partire dai fondamenti della neuroscienza, spiega in maniera chiara come costruire un rapporto soddisfacente e duraturo tra genitori e figli, perché «educare non è altro che sostenere il bambino nel suo sviluppo cerebrale, affinché un giorno quel cervello gli permetta di essere autonomo, di raggiungere i suoi obiettivi e di sentirsi bene con se stesso». 

LETTO DA….

Alessandra:

Ottimo vademecum per evitare gli errori più diffusi dei genitori nell’educazione dei figli. errori lesivi dello sviluppo della personalità del bambino. Scritto in maniera molto semplice e chiara.

Silvia:

Un libro appassionante ed utilissimo, grazie ad esempi semplici e pratici. Si instaura un legame solidale tra scrittore elettore perché Bilbao ti ricorda il bambino che eri e lo risveglia per tornare a divertirti…..con lui o con tuo figlio!

 


AUTORE

Alberto Pellai

 

DESCRIZIONE LIBRO

Un volume per aiutare gli uomini e le donne a comprendere in modo competente ed emozionale al tempo stesso che cosa succede nella mente degli uomini quando diventano padri.
Non esiste il padre, ma tanti padri. Uomini come noi, che hanno saputo alzare lo sguardo e il cuore verso il proprio figlio. E quindi verso il futuro. Imparando a cambiare la storia da cui provengono. Un cambiamento che ha il sapore di una vera e propria rivoluzione. Quella dei nuovi padri.
Chi sono i padri del terzo millennio?
Sono quelli che mettono al mondo un figlio desiderosi di essere presenti nella sua vita. Quelli che vogliono diventare uomini migliori grazie alla paternità. Quelli che sanno essere disponibili e coinvolti e così facendo sostengono la crescita dei loro figli in modo autorevole e affettuoso. La paternità oggi è «contaminata» da bisogni emotivi nuovi per il mondo degli uomini. I «papà millennial» pensano ai propri figli e vivono loro accanto in modo completamente differente rispetto ai padri da cui sono nati. Non più solo «padri della legge», ma anche padri emotivi, affettivi, teneri, sensibili. Non più solo padri preoccupati di dare sicurezza, norme e protezione ai figli, attraverso il proprio lavoro, ma anche profondamente convinti del loro ruolo affettivo e educativo. Per la prima volta, un saggio sulla paternità, scientificamente solido e basato sulle più recenti scoperte delle neuroscienze e sulle evidenze della teoria dell’attaccamento di John Bowlby, che è anche un percorso di self-help, in grado di aiutare gli uomini che stanno pensando di diventare padri, quelli che già lo sono e quelli che, non essendolo, stanno rielaborando la loro storia di figli a fianco del padre che li ha cresciuti. Casi clinici, storie di uomini alle prese con la paternità, ma anche informazioni e competenze che ogni uomo deve saper mettere in gioco nel passaggio da uomo a padre. Un saggio che si legge come un romanzo, perché arricchito da una serie di narrazioni sviluppate attraverso il metodo della NPO (Narrativa psicologicamente orientata), di cui Alberto Pellai stesso ha teorizzato modello e metodo, realizzando molti libri per bambini e adulti.

LETTO DA:
Patrizio R.
Raramente capita di leggere un libro così chiaro e appassionante dedicato al papà. Chiaro perché si
illustrano i cambiamenti emotivi che attraversa l'uomo che diventa papà. Appassionante perché il
metodo della NPO (Narrativa Psicologicamente Orientata) offre molte narrazioni di tanti papà che
hanno saputo rinunciare al proprio analfabetismo emotivo per diventare responsabili, disponibili e
coinvolgenti con i propri figli. A completamento, ottime bibliografia e filmografia.


 

AUTORE

Marco Gui è professore associato presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e si occupa di Sociologia dei media. I suoi interessi di ricerca riguardano:

– le differenze individuali e sociali nella fruizione di Internet;

– la qualità della vita digitale;

– la digitalizzazione della scuola e dell’educazione.

In particolare, si è occupato di “disuguaglianza digitale” e di “competenze digitali”, soprattutto tra i giovani.  Il suo libro “A dieta di media. Comunicazione e qualità della vita”, edito da il Mulino, discute la rilevanza sociale di alcuni effetti collaterali dell’iperconnessione.

Marco Gui ha pubblicato più di quaranta articoli scientifici su importanti riviste italiane ed internazionali (tra le altre Social Science Computer Review, New Media&Society, Economics of Education Review, First Monday, Journal of Media Economics, Policy&Internet). E’ reviewer abituale per numerose riviste internazionali nel campo dell’analisi sociale dei media digitali.

Ha coordinato diverse ricerche sull’uso dei media digitali tra gli studenti delle scuole secondarie, finanziate da  Ministero dello Sviluppo Economico, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Lombardia,  Regione Valle D’Aosta e IPRASE del Trentino. In collaborazione con queste istituzioni ha contribuito a sviluppare i primi test statisticamente rigorosi di competenza digitale in Italia (vedi Gui e Argentin, 2011; Pagani et al., 2013).

E’ coordinatore del Centro di Ricerca”Benessere Digitale” (www.benesseredigitale.eu), che è attivo su diversi progetti di ricerca relativi alla qualità della vita nella società in rete. Uno di questi, vincitore del bando di Università Bicocca “Innovation Project Grant”, è co-finanziato da Università Fastweb S.p.A. e prevede un’azione di ricerca e formazione degli insegnanti di scuola secondaria sullo sviluppo della consapevolezza nell’uso dei media digitali.

E’ membro dell’ICA (International Communication Association), dell’ECREA (European Communication Research and Education Association) e dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia).

DESCRIZIONE LIBRO

Oggi si parla molto spesso dell’utilizzo delle TIC a scuola (Tecnologie dell’Informazione e dell’Istruzione) e, quindi, della presenza dei nuovi media nelle aule. Marco Gui, nel suo saggio Il digitale a scuola. Rivoluzione o abbaglio? (il Mulino, 2019), esamina la questione partendo da un semplice interrogativo: si tratta di una rivoluzione, o forse piuttosto di un abbaglio? Davvero il digitale può contribuire a migliorare l’apprendimento degli studenti e facilitarne l’inclusione? O incrementa invece l’isolamento, racchiudendo i ragazzi in un mondo artificiale, dove i contatti reali sono ridotti al minimo?

Dopo aver fatto ricerche sul campo e aver studiato teoria dei media, Gui ci illustra come il termine digitale venga sempre accompagnato dal concetto di innovazione, senza però interrogarsi necessariamente sulla sua validità e sugli effettivi benefici apportati. Lungi dal demonizzare uno strumento così potente, Gui tenta solamente di ridimensionarlo, centrando il punto della questione: l’efficacia ci può essere solo laddove ci sia stata prima un’educazione a un uso consapevole, rivolta ad alunni, docenti e genitori.

Dal digitale la scuola può ricevere senz’altro un notevole aiuto, soprattutto sul piano del coinvolgimento degli studenti, in quanto si avvicina al mondo virtuale che essi abitano quotidianamente, ma bisogna prima di tutto insegnare che nessun media possiede in sé l’aspetto della neutralità, e che quindi ogni informazione che se ne ricava deve essere valutata.
Errato sarebbe voler tagliare completamente fuori dalle aule scolastiche questa nuova risorsa, ma occorre ripensarla e riqualificarla, cercando di limitarne gli effetti collaterali.

Pensare che le TIC avrebbero rivoluzionato completamente la scuola è, in conclusione, senz’altro un abbaglio, in quanto il compito principale della scuola è quello di insegnare a leggere criticamente la realtà. Per questo il digitale è soprattutto un’innovazione legata al mezzo di apprendimento e occorre spostare il focus della nostra attenzione: se la realtà ci arriva mediata dal digitale, sarà a questa nuova forma che dovremo guardare con occhio critico.

 


AUTORE

Aldo Cazzullo giornalista e scrittore, ha scritto svariati libri su argomenti differenti tra loro ma principalmente legati a tematiche storiche. Gli ultimi testi del giornalista sono intitolati “Le italiane. Il paese salvato dalle donne” (Solferino, 2021) e “Il posto degli Uomini”.

DESCRIZIONE

Aldo Cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale.
Il noto giornalista, affronta in modo insolito il tema che sembra dominare la vita delle famiglie italiane, in una sorta di pamphlet a quattro mani scritto insieme ai due figli, all’epoca l’universitario, Francesco, e la liceale, Rossana. Metti via quel cellulare è una sorta di dialogo ben costruito, dove le ragioni dei più giovani si scontrano in modo affettuoso e civile, ma fortemente convinto e convincente, con quelle del padre Aldo.
Nei dodici capitoli in cui il libro è strutturato, le voci dei protagonisti sono esposte con diversa forma grafica: Cazzullo padre ha la pagina bianca scritta in modo canonico, mentre le risposte dei figli hanno una pagina a fondo grigio e un diverso font, per cui le posizioni espresse risultano chiarissime come lo sono le differenze di opinione. Le mutazioni della vita familiare dopo l’arrivo del telefono cellulare, l’uso dei videogame e i relativi pericoli che ne derivano per i più fragili, gli idoli che nascono e prosperano nel web, internet, Grande Fratello, il bullismo e l’uso distorto dei social, l’uso del telefonino a scuola, il significato della rivoluzione digitale messo a confronto con le altre grandi rivoluzioni della conoscenza nella storia, a partire da Gutenberg, sono alcuni dei grandi temi che questo libro affronta con originalità e pluralità dei punti di osservazione.
Alcune frasi pronunciate dai fratelli Cazzullo, ventenni saggi del nostro tempo, sono davvero interessanti perché rispondono in modo appropriato alle osservazioni, talvolta piuttosto banali, che vengono mosse all’uso effettivamente ossessivo da parte di molti dello schermo del cellulare o del tablet:

La rete è lo spazio delle libertà, offre tantissime occasioni: leggere gli scrittori che preferisci, ascoltare la musica che ti va in quel momento, parlare con una persona di cui senti la mancanza, soprattutto conoscerne di nuove. E il telefonino può aiutarti a stare meglio anche con la persona che hai di fronte. Quante volte siamo andati a cercare su Wikipedia il nome che non ricordavi, ci siamo visti i gol della Juve in diretta, abbiamo salutato i cuginetti su Skype? Non è vero che il telefonino ci isola dal mondo, ce lo crea. Possiamo decidere di stare soli, o possiamo decidere di stare con gli altri. Possiamo spegnerlo e uscire con gli amici….

Il centro del libro, ribadito nelle conclusioni tratte da Aldo Cazzullo, è il nuovo modo di vivere i rapporti familiari da quando il telefonino è entrato di prepotenza nelle vite di tutti noi, giovani, anziani, vecchi, bambini. Le competenze storiche, sociali, politiche, letterarie, antropologiche di cui certamente un adulto giornalista della carta stampata è fornito, perché sta alla base del suo lavoro quotidiano, talvolta non bastano, e vanno integrate con quelle più fresche ed attuali, più aperte al cambiamento e all’aggiornamento continuo che sono quelle dei nativi digitali o comunque dei ventenni di oggi. Le parole pronunciate dai figli, comunque contenti di aver partecipato al progetto di questo libro, sono consolatorie:

Le macchine possono anche sconfiggere l’uomo, ma non potranno mai rubargli la sua umanità.

LETTO DA…

CINZIA

Una lettura davvero interessante, che ho proposto ai miei studenti per dar loro una visione ‘diversa’ del rapporto che hanno con lo smartphone, ma che ha appassionato anche me: il dialogo costruttivo tra lo scrittore e di suoi figli, che replicano punto per punto alle criticità della moda diffusa di stare sempre con lo sguardo incollato allo schermo, è uno spunto che chiunque dovrebbe usare per riflettere, quando si accusano i ragazzi dei nostri stessi comportamenti.

GIULIA

Mette a confronto due punti di vista differenti: quello dell’autore che corrisponde al punto di vista del padre e quello dei due figli. Due generazioni a confronto che discutono sul cambiamento conseguito allo sviluppo della tecnologia.

RITA

Pur non possedendo uno smartphone, questo libro mi ha incuriosito. Si tratta di un vivace scambio di opinioni e modi di vedere non solo lo strumento ma il rapporto con la rete da parte di due diverse generazioni rappresentate dal giornalista Cazzullo e dai suoi figli. Ne scaturisce un confronto garbato in cui ognuno difende la propria posizione pur comprendendo le ragioni dell’interlocutore

LUCA 

Condivido molti argomenti di questo libro, scritto da un padre di due figli digitali, proprio come i miei. Lettura molto piacevole per un tema che riguarda a mio giudizio anche un aspetto mai trattato: la buona educazione. E su questo aspetto,come genitori, siamo i veri responsabili per aver delegato alla “rete” ed al telefonino un compito solo nostro

 


Sei sempre al cellulare. Manuale di salute digitale per i nostri figli. Educare i ragazzi all'uso delle tecnologie per riconnettersi con loro - Anne PEYMIRAT - Libro - Mondadori Store

AUTORE

Anne Peymirat, coach genitoriale e autrice francese, è esperta di terapie famigliari. Istruttrice certificata del metodo Calmer, Easier, Happier Parenting, ha aiutato migliaia di genitori a riprendere in mano la propria vita e a migliorare il rapporto con i famigliari. 

DESCRIZIONE

I pericoli della tecnologia per i più piccoli sono ampiamente riconosciuti, ma al tempo stesso non è semplice tenere i propri figli lontani da TV, smartphone, tablet, computer, videogiochi… 

La disinvoltura con cui i nativi digitali maneggiano cellulari e tablet fin da piccolissimi è quasi pari alle tensioni causate dal doversene separare: i ragazzi non ne vogliono sapere di spegnerli, neanche dopo reiterate richieste, rischiando di trascurare i compiti e le relazioni con la famiglia e gli amici.

Anne Peymirat, nota coach genitoriale, nonché madre di quattro figli, ha scritto un libro che ci aiuta a ristabilire il corretto rapporto tra il tempo passato sui device e le altre attività: un manuale pratico – in cui ogni famiglia si riconoscerà -che non intende demonizzare le nuove tecnologie, ma insegnare ai più giovani a servirsene, per apprezzare pienamente le esperienze cui la vita ci «connette» ogni giorno.

Il Metodo Peymirat: organizzare il tempo digitale con regole chiare e concrete da far rispettare ai figli. E anche ai genitori.

A partire da che età un bambino può guardare la TV da solo? Quando arriva il momento di comprare il cellulare ai propri figli? A quanti anni si può permettere a un ragazzo di iscriversi a un social network e con quali cautele? Quali risorse di crescita e creatività si celano nell’uso corretto di questi device?

Un manuale che aiuta ad aprire un confronto costruttivo con i figli, per scoprire insieme qual è il miglior uso possibile di TV, smartphone, tablet e computer.

 Indice

Prefazione di Serge Tisseron 

Introduzione 

PARTE I – FARE IL PUNTO 

  1. Identificare i problemi legati all’abuso del digitale
    2. Decifrare il comportamento dei figli
    3. Riflettere su ciò che si intende cambiare

PARTE II – PREPARARSI 

  1. Stabilire le regole da far rispettare in casa
    5. Entrare in sintonia con il partner (se c’è) e con l’entourage famigliare 
    6. Motivare i figli con frasi di apprezzamento
    7. Motivare i figli con ricompense 

PARTE III – AGIRE 

  1. Preparare i figli alle nuove regole
    9. L’ascolto empatico
    10. I provvedimenti da prendere in caso di resistenze
    11. Sostituire il digitale con altre attività

Conclusione

Note sugli studi scientifici


 

AUTORI

Nunzia Ciardi è direttrice della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Coordina le unità specializzate nel contrastare il crimine informatico, dalle truffe al terrorismo alla pedopornografia online, e gruppi di lavoro sulla tutela dei minori nel mondo digitale. È inoltre rappresentante del Ministero dell’Interno nel Nucleo sicurezza cibernetica e docente nelle scuole di polizia. Con Rosita Rijtano ha scritto un libro sui pericoli della rete per i ragazzi, Con lo smartphone usa la testa (Sperling & Kupfer 2018).

DESCRIZIONE 

Nessun genitore, oggi, è tranquillo quando vede i figli con la testa china sul telefonino o il tablet. Ma i social network sono, per i ragazzi, un luogo irrinunciabile di espressione di sé e di incontro. Proibirne l’uso, oltre che impossibile, spesso è controproducente, perché scatena conflitti e reazioni di chiusura. Come proteggerli, allora? La risposta è l’educazione, che deve cominciare in famiglia. Nessuno permetterebbe a suo figlio di guidare senza patente.

Allo stesso modo, non si può lasciare che un bambino giochi con uno smartphone senza spiegargli come funziona.
Bambini e adolescenti devono imparare a usare questi dispositivi in modo consapevole. Devono conoscere i pericoli nascosti nei giochi e nelle chat e sapere come prevenirli e neutralizzarli.
Nunzia Ciardi, che è impegnata quotidianamente contro il crimine informatico, ha raccolto in questo libro i preziosi strumenti e i consigli che gli esperti della Polizia Postale mettono a disposizione sul web, nelle campagne di informazione, durante gli incontri organizzati nelle scuole. Attraverso il racconto di casi indagati o diffusi dai media, mostra come i più giovani possono diventare vittime di fake news, bullismo, estorsioni, pedofilia online. Ma soprattutto spiega come i ragazzi possono mettersi al sicuro nel mondo virtuale, con l’aiuto di regole e comportamenti accorti, per vivere la Rete come una ricchezza da sfruttare e uno spazio da esplorare in libertà.

 LETTO DA….

Gianni:

Facile da leggere e … comprendere … un modo semplice… x consultarlo… quando serve…

Anna:

Libro molto utile per fornire alcuni strumenti ai genitori che si confrontano per la prima volta con la dotazione di un telefono cellulare per i loro figli
Il testo racconta in un modo accessibile e mai noioso storie vere (invero abbastanza preoccupanti) e fornisce riferimenti concreti per adottare contromisure laddove necessario

Elena:

Libro molto interessante che aiuta grandi e meno grandi a districarsi tra i pericoli del web, a capire come usare in maniera intelligente il proprio smartphone. In ogni caso è sempre meglio controllare i telefonini dei nostri figli, non si viola alcuna privacy, si tutela la loro vita sociale.

 


 

DESCRIZIONE

Un romanzo «terapeutico» che aiuta chi ha vissuto relazioni disfunzionali a trovare una nuova coscienza di sé e del proprio stile relazionale.
Non a tutti è successo di essere amati, curati e accuditi in modo generoso e disponibile, quando eravamo bambini. Purtroppo questo fatto non è modificabile. Il passato non si cambia. Ciò che però possiamo cambiare è il nostro presente e il nostro futuro. Se prendiamo consapevolezza del buio che ha abitato una parte della nostra vita, allora potremo trasformare questa consapevolezza in luce.
«Noi siamo relazioni.» Quanto le relazioni, soprattutto quelle primarie, possono segnare la nostra vita personale e di coppia? Quanto possiamo invece liberarci del passato imparando a rapportarci con gli altri in modo sano e corretto? Tra le relazioni d’amore, quella con la figura materna risulta fondamentale. Se la madre non è in grado di fornirci un amore e un sostegno che vadano oltre il semplice accudimento, è probabile che tutta la nostra vita verrà segnata da una ferita originaria che condizionerà il nostro futuro. Questo è quanto accade a Angela, la protagonista di Zitta! Da sempre Angela avverte un rifiuto da parte della madre – che già alla nascita sceglie di non allattarla –, incapace com’è di stabilire un rapporto positivo con questa figlia, così diversa da lei, che vada oltre la critica dei suoi comportamenti e il confronto continuo con la sorella, mite e laboriosa. Questo trauma mai ricomposto la porterà, nonostante l’affetto che prova verso i suoi fratelli più piccoli, ad allontanarsi presto dalla casa dei genitori. Ed è solo l’inizio: la storia di Angela è una storia di fughe, soprattutto da chi cerca di amarla. Fuga dal primo innamorato, fuga, emotiva se non fisica, dal marito Alfredo, che non riesce a coglierne la complessità. Ma non sempre una ferita d’amore all’origine porta a risultati così catastrofici. Anche Chiara, la figlia di Angela, è cresciuta da una madre dal comportamento ambivalente, eppure si mostrerà più adulta di quei due genitori rimasti prigionieri del passato e ingessati in ruoli di cui non riescono a liberarsi. Fino a un evento tragico che rimetterà tutto in gioco e costringerà i protagonisti a una riflessione sulle proprie relazioni, per giungere a un finale imprevedibile. Questo romanzo, che richiama la «teoria dell’attaccamento» di John Bowlby, ci aiuta a capire come funzioniamo nelle relazioni della nostra storia personale. Ogni capitolo infatti è seguito da un approfondimento che trae spunto da una parola chiave relativa al capitolo stesso e che ci guida verso quelle domande che ci fanno riflettere e fanno luce sulla nostra esperienza personale.
LETTO DA…
Patrizia
Un romanzo che si legge d’un fiato e ci spinge a riflettere su tanti ambiti della nostra vita, con prospettive positive.

AUTORI

Alberto Pellai è medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica. È autore di molti bestseller per genitori, educatori e ragazzi.

Barbara Calaba è pedagogista, mediatrice familiare e formatrice, lavora come consulente presso diversi enti e istituti scolastici occupandosi di formazione e di prevenzione primaria in età evolutiva. É docente presso la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, dove si è diplomata Esperta in Metodologie Autobiografiche; si occupa di scrittura autobiografica e coordina progetti di raccolta di storie di vita.

DESCRIZIONE

Una storia che risponde agli interrogativi dei bambini sull’amore, sulla sessualità e sul corpo umano stimolando la loro riflessione in modo divertente.

Attraverso le pagine della storia di Alice, una bambina di nove anni con il grande desiderio di avere un fratellino o una sorellina, si affrontano i dubbi di tutti i bambini che si interrogano per la prima volta sulla sessualità, passando attraverso le fasi più importanti della vita:

  • dalla scoperta delle emozioni all’innamoramento
  • dai cambiamenti corporei associati alla crescita alle differenze tra maschi e femmine
  • dal fare l’amore al concepimento, fino alla gravidanza e alla nascita.

In sintesi

Un libro con una storia divertente che stimola la riflessione dei bambini riguardo all’amore e alla sessualità e racconta loro tutta la verità sull’argomento!

Chi fa interventi nelle scuole in ambito affettivo sessuale ha una gran responsabilità perché purtroppo ancora oggi in molte famiglie non si parla di relazioni, sentimenti, emozioni, sessualità, perciò questi incontri rappresentano a volte una delle poche possibilità per informare i bambini affinché si sviluppi una crescita consapevole e sana.

Il libro è a prova di bambino perché ha attività divertenti e filastrocche che stimolano la riflessione e permettono al bambino di avere delle informazioni corrette per uno sviluppo sano della sfera affettiva. Bello e rassicurante. Materiale molto utile!

LETTO DA…

Sara: Libro che dovrebbero avere tutti in casa.
Parla in modo chiaro di sessualità e affettività dando l’opportunità di fare delle attività davvero preziose. Consigliatissimo per ragazzi e adolescenti, ma anche per adulti che faticano rispetto questo tema. Davvero bello e utile.

Gianni: Libro carino e chiaro! Acquistato per i miei nipotini, libro ben fatto e perfetto come base, con delle belle illustrazioni semplici da capire e mi sembra ci sia tutto quello che devono sapere.
Da sicuramente un miglior insegnamento rispetto questo mondo che si vede in  TV o in  internet.

AUTORI

Roberta Giommi è Psicologa e psicoterapeuta, dirige l’Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze. È presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica. All’attività clinica affianca l’attività di insegnamento e formazione. Autrice di numerosi testi e di articoli in riviste scientifiche, collabora con prestigiose testate e cura una rubrica per “Salute Repubblica”.

DESCRIZIONE

Cosa succede al mio corpo? Quali sono le differenze tra maschi e femmine? In che modo mi rapporto con gli altri? Come sono nato?

Nell’età delle “domande”, un libro che risponde in modo aperto, serio e adeguato ai dubbi di chi sta crescendo e si sta aprendo ogni giorno di più al mondo. Un testo chiaro ed esaustivo, punto di riferimento per bambini, adulti e insegnanti. Età di lettura: da 7 anni.


 

AUTORI

Roberto P. Tartaglia giornalista, autore di romanzi e sceneggiature.

PRESENTAZIONE

“Ops…” è un thriller per ragazzi ma anche per adulti , il romanzo di formazione dei tempi moderni. Facile da leggere e scorrevole, è già stato adottato da diverse scuole italiane.
Si pone come supporto per i suoi giovani lettori, che avranno, così, tanti strumenti in più per comprendere meglio e affrontare le mille avventure della vita. Bullismo, amicizia, amore per il prossimo e inclusione delle diversità sono i temi principali del libro. Per questo motivo, parte del ricavato viene devoluto alla Onlus Associazione Sindrome di Tourette – Siamo In Tanti.

Un thriller per ragazzi, un vero e proprio giallo, dove emozione e sorprese si accavallano e si distribuiscono in una buia, silenziosa scuola, chiusa dopo le lezioni, sul far delle vacanze di Natale.
Un romanzo che ci parla di differenze, di bullismo, di ascolto e di inclusione.
Un’opera di suspense, di brio avvincente ed insegnamenti.
Tre libri diversi? No, tutto questo e molto di più è “Ops…”.
Roberto Tartaglia possiede una scrittura fluida, ritmata ed intensa, capace di legare a sé il lettore per la chiarezza espositiva, la mai banalità degli argomenti e quel particolare sprint che viene sicuramente da anni di esperienza giornalistica. Sintesi e leggerezza dove serve, profondità e puntualità nei momenti giusti, rendono il suo scritto un fantastico libro di evasione, accattivante, che al contempo regala scorci di realtà su situazioni che troppo spesso restano celate nell’ombra, sconosciute ai più, oppure passate sotto silenzio con vergogna ed indifferenza.
Senza che se ne abbia sentore, con la naturalezza che è data dall’immersione nella trama, temi importanti vengono spiegati e passano, filtrano nella mente e nella coscienza del lettore, per rimanerci, impressi, acquisiti.
Divertimento ed insegnamento, due concetti che sembrano agli antipodi, eppure sono una coppia vincente ed affiatata, esattamente come i protagonisti di “Ops…”.
Axel in primis, ragazzo dalla vivace intelligenza che si porta sulle spalle il peso dell’incomprensione e della diversità data dalla sindrome di Tourette, una malattia neurologia che troppi ignorano non conoscendola, sbagliando così nei rapporti e nell’approccio all’insegnamento e alla socialità. Attraverso lui scopriremo un vero universo parallelo, che ha il suo lato affascinante, perché le “stranezze” quando si spiegano e si comprendono, ci rendono piacevolmente unici. Con lui Ela, compagna timida ed insicura che farebbe di tutto per sentirsi parte di un gruppo, fino a soffocare il suo vero io, per non divenire più bersaglio di scherzi e indesiderate attenzioni. Ela darà vita ad un vero percorso di ascolto e dialogo, con Axel prima e con Dino ed Elvio, poi, esponendo il tema del bullismo, dell’insicurezza e di tutti quei sentimenti nei quali i ragazzi, sotto sotto, si riconosceranno e rispecchieranno.
Accanto a questo le figure importanti dei professori. Adulti formativi che possono essere esempi positivi quanto fortemente negativi.
“Ops…” è la prova di come la letteratura per ragazzi sia strumento importante per i grandi, per chi lavora coi giovani.
In tutto questo c’è un posto privilegiato, da protagonista, per l’intrigo del thriller. Nell’oscurità dei corridoi silenziosi, figure misteriose e pericolose si muovono furtive. Sorprese, scoperte, capovolgimenti. In queste pagine non potrete fare a meno di appassionarvi alla trama gialla.
“Ops…” è un romanzo che si beve, piacevolmente breve ma intenso. Un luogo meraviglioso dove stare, fruibile dai dieci anni, dove con naturalezza, scevra da vittimismo o polemica, bensì pregna di dignitosa bellezza, si scopre quanto è complessa la vita e l’intimità di ognuno di noi, quanto si nasconde dietro le apparenze, quanta amicizia può nascere se solo ci prendiamo la briga di scambiare due parole.
Siamo tutti diversi fra noi, e proprio questa diversità ci rende simili, complici, compagni, nel vero significato del termine!

Citazioni da questo libro:
Solo parlando possiamo davvero conoscerci e superare le barriere.

Bisogna sapersi mettere nella mente degli altri, per vincere una partita a scacchi.

Le uniche cose che sbagli sono quelle che non provi a fare.

Leggere è il modo migliore che abbiamo per investire il nostro tempo.

E’ attraverso la lettura che possiamo davvero migliorare, come persone.

LETTO DA…

Sin dalle prime pagine ti lascia qualcosa di importante!! Lo consiglio vivamente!!! (Enzo)

Questo libro mi ha dato la possibilità di realizzare varie attività didattiche. Bullismo e accettazione delle diversità sono elementi essenziali di tale percorso.
Un romanzo veramente formativo. (Manuela)


AUTORI

Gustavo Pietropolli Charmet , docente di psicologia dinamica all’Università di Milano e giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano, presidente dell’Istituto “Il Minotauro”. È autore di numerosi saggi sul disagio e le relazioni familiari durante la crescita adolescenziale, tra cui: Amici, compagni, complici (Angeli, 1997), Adolescente e psicologo. La consultazione durante la crisi (Angeli, 1999); con A. Marcazzan, Piercing e tatuaggio. Manipolazioni del corpo in adolescenza (Angeli, 2000).

Elena Riva , psicologa e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, è socia dell’Istituto “Minotauro” e consulente presso i Servizi per la Giustizia minorile di Milano. È autrice di: Figli a scuola (Angeli, 1996); con G. Pietropolli Charmet, Adolescenti in crisi (Angeli, 1995) e con A. Maggiolini, Adolescenti trasgressivi (Angeli, 1998).

 

PRESENTAZIONE

Matilde, 15 anni, una mattina decide di non andare a scuola. Sale su un tram e si avventura, da sola, nel triste squallore della periferia. Roberto, 15 anni, un giorno distrugge mobili e suppellettili della sua stanza dopo una telefonata con un amico.

Perché adolescenti apparentemente “normali” possono giungere ad episodi così estremi? Cosa possono fare i genitori?

Dinanzi al figlio che smarrisce la direzione devono funzionare da adulti, devono riuscire a regalare a loro un senso, a ricostruire insieme le trame spezzate di verità affettive e profonde. E’ quanto insegna il libro in questa edizione ampliata e aggiornata.

Scritto da due psicologi che lavorano con gli adolescenti, aiuterà i genitori a capire i propri figli.

 

LETTO DA…

Valentina :

“Un utilissimo manuale che aiuta noi genitori a capire i nostri figli nel delicato momento dell‘ adolescenza. Consigliato.”

 

L’ISTITUTO INFO
A partire dal mese di settembre del 2000 la Provincia Autonoma di Trento ha stabilito un dimensionamento degli istituti scolastici per consentire un esercizio ottimale dell’autonomia...
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